Il progetto...

Premessa

Questo progetto deriva dall’esperienza di due precedenti progetti: FMA e Memo Gara (o “Coach Portfolio”) che sono stati sviluppati per gestire due diversi ambiti del mondo schermistico: quello gestionale e quello tecnico. Ho poi notato che i vantaggi maggiori sarebbero derivati dal secondo ambito, dove ritengo non esista alcuna soluzione informatica predisposta per la gestione di questo tipo di problematiche.
Nel contempo ho maturato una certa conoscenza della tecnologia di tipo “mobile” e, in particolare, iPad e iPhone (o iPod) che rappresento i due device di “eccellenza” di questo mondo. Questi dispositivi ci permettono di utilizzare una soluzione informatica direttamente sul luogo di gara o durante le sessioni di allenamento per poter rilevare in tempo reale quei dati essenziali e utili per la formazione dell’atleta. Solo dopo essere venuto in possesso di questi dispositivi ne ho potuto apprezzare i vantaggi e studiare le caratteristiche ergonomiche per meglio adattarsi all’uso del programma.
Questo studio parte dall’analisi dei due momenti principali della vita del coach: l’allenamento (“produttivo”) e la competizione (“commerciale”). Ho notato che in entrambe le situazioni sono rilevate una serie di informazioni indispensabili per la preparazione dell’allievo e per la pianificazione dei programmi di apprendimento.
Il progetto si ispira al metodo kaizen meglio conosciuto come “metodo del miglioramento continuo”, dove la preparazione dello schermitore agonistico è frutto di un processo in cui sono valutati una serie di fattori che in ogni momento è possibile confrontare con un target di riferimento. Questo permette di rilevare i gap formativi ovvero le carenze mediante le quali è poi possibile predisporre programmi di allenamento specifici sempre mirati al raggiungimento del target di riferimento.
In definitiva, con l’aumentare del tasso tecnico dell’allievo si lavorerà con programmi sempre più specifici e personalizzati piuttosto che generici dando all’allievo l’opportunità di misurare e constatare i propri progressi.

Livelli di preparazione

La consapevolezza del livello di preparazione raggiunto è l’eterna incognita che si presenta ogni volta che l’allievo affronta una competizione. Questa valutazione, però, è falsata dai troppi elementi variabili del contesto di gara come ad esempio il livello di difficoltà, il livello tecnico dell’avversario ed altri fattore che pongono la valutazione in una dimensione “relativa” e non assoluta.
La scherma, infatti, si classifica come un disciplina a Open Skill poiché l’atleta deve interagire con un ambiente esterno mutevole, ma c’è una sostanziale differenza tra un ambiente che muta le sue caratteristiche indipendentemente dall'azione dell'atleta[1] ed ambiente che muta proprio in funzione (opposta) di questa azione;  nel secondo caso non solo abbiamo un’informazione di ritorno (feedback) all'atleta sugli effetti della sua azione, ma anche una importantissima informazione di ritorno all'ambiente, o meglio, a quella parte determinante dell'ambiente esterno che è l'avversario. Quest’ultimo regolerà la sua azione successiva sulla base di queste informazioni per elaborare la sua opposizione.
L'avversario, per definizione, si oppone sempre alla nostra azione, ma è anche vero che per poter portare a buon fine la propria tecnica è necessario avere il più delle volte una sua collaborazione (o non opposizione) che non può essere certo ottenuta di proposito (se non di seconda intenzione). La collaborazione dell’avversario  può essere carpita solo con l'inganno costringendo l'avversario a collaborare facendogli credere di averne un vantaggio, ma si sbaglia.
L’avversario viene quindi indotto a sbagliare: il caso in cui viene forzato a sbagliare è anche possibile, ma generalmente molto più costoso. Le discipline Open Skill con avversario, dunque, si basano sull'inganno, che è il fondamento della tattica, quindi, discipline tattiche, per distinguerle da quelle senza avversario (nel senso sopra definito) che sono solo strategiche. Risulterà chiaro, in seguito, che le discipline tattiche si avvalgono necessariamente della strategia, mentre è falso il contrario.
Dopo questa premessa dobbiamo aggiungere che la conoscenza del proprio livello di preparazione permette di avere e dare riferimenti ben precisi all’allievo con aumento certo della sua autostima, fiducia nelle sue possibilità, determinazione e coraggio a beneficio di un minore stress di gara.
Per arrivare a questo occorre però rappresentare questo contesto e mappare la conoscenza per ottenere un quadro di riferimento ben preciso. La preparazione di un atleta può essere scomposta in 4 livelli distinti: base, intermedio, agonista e prof.[2] Ogni livello è composto da elementi tecnici ben precisi che ne definiscono il suo profilo. Ogni elemento tecnico,  dispone di una tecnica di insegnamento che comprende diversi esercizi didattici da eseguire con il maestro o con i compagni di sala ed infine saranno definiti i criteri di test e di verifica dell’apprendimento.
I processi
Cercherò di descrivere in questo capitolo quali sono i processi fondamentali di un club di scherma. I processi sono costituiti da sotto-processi a da attività elementari in cui sono coinvolti coloro che ne gestiscono il corretto funzionamento, nel nostro caso: il coach, i collaboratori e gli allievi. I tre processi principali sono: la preparazione, le competizioni e l’apprendimento.

La Preparazione

È il processo fondamentale che, rapportato ad un’azienda, potrebbe essere paragonato al vero e proprio processo produttivo. Le componenti principali che alimentano questo processo sono l’esperienza e la competenza del coach e quanto di questa viene trasferita all’allievo, la presenza agli allenamenti, la costanza e la perseveranza dell’allievo, la verifica continua dei risultati raggiunti e molti altri ancora; il prodotto finito sarà quello di creare il “campione”.
È necessario seguire con particolare attenzione questo processo poiché è critico per il raggiungimento del successo. In sintesi:
Il coach determina i livelli di preparazione standard ovvero l’insieme di elementi tecnici che l’allievo deve conoscere e deve saper applicare  per raggiungere un  determinato livello di preparazione. Come già descritto nel paragrafo precedente, ogni livello si compone di elementi tecnici il cui apprendimento avviene mediante l’esecuzione degli esercizi didattici (base e specialistici). Il raggiungimento del livello di preparazione è verificato mediante il test di valutazione (level test) a cui si sottopone ll’allievo.
All’inizio della stagione l’allievo si iscrive alla società e si sottopone ad una serie di test, denominati: “input test”, con i quali misura il livello di preparazione iniziale. I test riguardano le 4 aree di formazione (ambiti) che saranno descritte successivamente. Il coach, In base ai dati emersi dai test, individua i gap formativi e produce i programmi di preparazione contenenti il piano di lavoro da svolgere, la durata e il numero minimo di sedute di allenamento previste.
Si avvia  la fase di preparazione durante la quale coach definisce il programma da svolgere suddiviso per gruppi[3]. Per ogni allievo  tiene traccia delle presenze, di quanto svolto individualmente, dei carichi[4] e del tempo dedicato (tracking work). Durante il periodo di preparazione possono essere apportate modifiche al programma iniziale.
Al termine del periodo di preparazione il coach effettua una nuova serie  di test, denominati “output test” e verifica se l’allievo ha raggiunto gli obiettivi indicati nel programma[5]. In seguito ai risultati ottenuti produce la nuova serie di programmi per il secondo periodo e così via.
Un ciclo può comprendere uno o più programmi di preparazione al termine del quale il coach può decidere di sottoporre l’allievo al test di valutazione per il passaggio al livello successivo. L’allievo (teoricamente) può svolgere attività agonistica solo se raggiuge il livello “agonista”  o “prof”.

I programmi di preparazione

Ho suddiviso le aree di formazione in 4 ambiti distinti: fisico, tecnico, tattico e psico-fisico; ognuno di questi può avere un preparatore di riferimento che può anche non coincidere con il coach. Esiste quindi un programma per ogni ambito: il programma di preparazione fisica, il programma di preparazione tecnica,
il programma di  preparazione tattica e il programma di preparazione psico-fisica.
Ogni programma conterrà: il nome dell’atleta o del gruppo di atleti se si tratta di formazione pre-agonistica o categorie di età inferiore; il trainer di riferimento se diverso dal coach ovvero la persona che segue l’allievo ed è responsabile della rilevazione dei dati e dell’individuazione dei gap; il trainer definisce il programma e può apportarne correzioni in accordo con il coach. Il periodo (da-a): l’arco temporale in cui deve essere svolto il programma di preparazione. Il numero sedute ovvero il numero minimo di allenamenti necessari per eseguire il programma; questo numero contribuirà al calcolo del rendimento. Il test di ingresso (input test): sono i dati rilevati all’inizio del programma per individuare i gap da colmare con la preparazione. Il Target di riferimento: sono i risultati da raggiungere al termine del programma. Il programma: è la descrizione degli esercizi specifici che dovrà svolgere l’allievo per raggiungere il target di riferimento; per ogni esercizio è descritta la modalità di esecuzione, il carico o il numero di volte che deve essere eseguito e la periodicità. Il test di uscita (output test) sono i dati rilevati al termine del programma per verificare se l’allievo ha raggiunto il target di riferimento indicato sul programma. I bioritmi: sono i valori bioritmici dell’atleta riferiti all’intero periodo di durata del programma. Questo permette di migliorare l’efficacia del programma stesso.
Ogni seduta di allenamento è quindi finalizzata. L’atleta è consapevole del percorso da seguire per raggiungere il target di riferimento indicato nel programma. Al termine del periodo di preparazione si ripetono nuovamente i test per verificare “se” e “come” sta lavorando l’allievo. La gestione di queste informazioni comporta inoltre il fatto che il coach ha la possibilità di verificare costantemente l’efficacia e l’applicabilità dei propri metodi di  insegnamento.

Le Competizioni

Il coach segue i propri allievi alle gare. Il processo prevede la conoscenza di un calendario, l’iscrizione dell’atleta e l’analisi degli incontri effettuati e del risultato raggiunto. Questo processo è abbastanza articolato poiché i dati da rilevare e misurare sono molteplici; inoltre il loro peso varia in relazione al livello di difficoltà della competizione, al punto di preparazione raggiunto e ad altri fattori specifici.
Anche questi dati sono importati per la produzione dei programmi di allenamento, specialmente per  quelli degli ambiti tattico e psico-fisico. I dati rilevati si stratificano su tre livelli distinti: gare, assalti, azioni.  In particolare: Gare: (data, descrizione, luogo, coefficiente di difficoltà, categoria, tipologia, ranking di ingresso, ranking in uscita, rendimento complessivo e commento); assalti (avversario, club di appartenenza, coach, ranking, mano usata, tipo assalto, tempo, punteggio finale, commento). Sullo stesso livello dell’assalto è possibile fornire delle valutazioni comparative[6] fra l’allievo e l’avversario che si riferiscono ai 4 ambiti della preparazione:  valutazioni tecniche (capacità di attacco, capacità di difesa, scelta di tempo, iniziativa, rendimento[7], precisione di punta; valutazioni sulla preparazione fisica (livello di preparazione[8], dinamismo e mobilità, velocità di esecuzione, altro…); valutazioni di livello tattico (concentrazione, capacità di anticipo, fattore sorpresa, capacità di cambiare, inventiva e  altro…); valutazioni psico-fisiche (emotività, stress, determinazione, combattività, autocontrollo e autostima). Le azioni sono un dettaglio molto interessante da cui è possibile trarre spunti interessanti; si tiene traccia dell’azione volta, il bersaglio colpito, il punteggio, il tempo parziale, l’eventuale penalty, tempo e commento. Da queste informazioni si possono individuare i punti di forza e di debolezza dell’allievo.
Dato l’alto numero di dati da rilevare è possibile scegliere il livello di approfondimento[9]. È impensabile, infatti, che il coach possa registrare in tempo reale queste informazioni direttamente sul luogo di gara. In questo caso può essere richiesto ad un accompagnatore di riprendere l’assalto per poi analizzarlo in un secondo tempo. In questo caso ci si limita a registrare i dati essenziali dell’assalto (avversario, tipo assalto, punteggio finale).
Dall’analisi di un assalto emergono i deficit di preparazione su cui è possibile impostare i programmi di preparazione. Il coach ha anche la possibilità di rilevare nuovi elementi tecnico-tattici che gli permettono di studiare i metodi di insegnamento delle diverse scuole di scherma. Ad esempio: da un assalto può vedere un nuovo atteggiamento tattico, una nuova azione, il modo con cui è portata una stoccata o una rimessa ed altro ancora. Il processo, in sintesi, potrà essere il seguente:
In base alle gare presenti a calendario e al rendimento di preparazione dei propri allievi, il coach iscrive l’allievo alla gara; gli fornisce le informazioni necessarie per svolgere la gara (info tecniche e info logistiche); il giorno della gara l’allievo di presenta in pedana secondo il programma ed inizia gli incontri di girone; il coach tiene traccia dell’avversario, del punteggio e delle stoccate date e ricevute inoltre ha modo di avere indicazioni sullo stato di preparazione dell’allievo. L’allievo termina la gara con un risultato: classifica e sono registrate una serie di informazioni che resteranno nel ruolino agonistico dell’allievo: gara, data, ultimo incontro effettuato, totale vittorie, totale confitte, stoccate date e ricevute, bersagli, ecc. inoltre vi saranno una serie di valutazioni che permetteranno di inquadrare meglio l’incontro e il rendimento dato. Su questi dati il coach avrà modo di verificare l’efficacia dei piani di preparazione e apportare le necessarie modifiche.

L’Apprendimento

Con questo nome intendo il processo di apprendimento del coach in cui ha modo di accrescere la propria esperienza ed il proprio bagaglio tecnico. A parte quindi la preparazione di base il coach è sottoposto ad un  continuo confronto con le diverse scuole da cui deriva automaticamente un’attività apprendimento dove è possibile mettere a punto nuove tecniche, sperimentare nuove tattiche da poter poi trasferire ai propri allievi.
Questo processo comporta una fase di memorizzazione di quanto appreso, una fase di elaborazione per adattare e ottimizzare quanto appreso, ed infine la definizione del modo più idoneo di insegnamento in cui saranno definiti gli esercizi didattici da eseguire con l’allievo durante la lezione. Se necessario, potrà essere definito il test per verifica l’apprendimento di questi nuovi elementi tecnici.
Analizziamo nel dettaglio le informazioni che servono: elemento tecnico: breve descrizione; ambito di appartenenza (tecnica, tattica, psico-fisico, fisica); livello di difficoltà: permette di classificare gli elementi tecnici per meglio individuare il loco campo di applicabilità nei programmi di preparazione; criterio di insegnamento: costituisce l’elemento più importante insieme con il perfezionamento; il coach può descrivere come insegnare questo specifico elemento indicando gli esercizi didattici da eseguire e i relativi livelli di difficoltà crescenti, ecc.; perfezionamento: nel caso sia necessario è possibile descrivere gli esercizi didattici che permettono di perfezionare l’elemento tecnico per renderlo competitivo; test di verifica: sono i test da eseguire per verificare se l’allievo ha acquisito questo elemento tecnico; commenti: eventuali note aggiuntive; infine il limite minimo di età: indica l’età dalla quale è possibile proporre l’elemento tecnico.
Il coach disporrà di una base dati di tutti gli elementi tecnici di cui dispone per poter produrre i programmi di preparazione.



[1] L’atleta in questo caso si limita semplicemente ad adattarsi all’ambiente per averne un miglior controllo al di fuori della competizione; ad esempio il windsurf.
[2] In Appendice 3 è riportata una proposta di definizione dei 4 livelli di preparazione ad ognuno dei quali sono stati associati i relativi elementi tecnici.
[3] Generalmente i gruppi sono determinati dalla fascia di età e/o dalla categoria di appartenenza.
[4] Per carichi s’intende il numero di volte che viene ripetuto un dato programma (default = 1)
[5] Ad esempio può essere assegnato nell’ambito della preparazione fisica il raggiungimento di un tempo massimo per correre 100 mt. oppure una determinata lunghezza del salto da fermo a piedi uniti. Questi valori sono stati determinati incrementando in percentuale quanto rilevato dall’input test.
[6] La valutazione comparativa fra l’allievo e l’avversario con cui sta tirando si indica con un “-“ nel caso di inferiorità; “=” se si equivalgono oppure “+” se si ritiene che l’allievo sia superiore.
[7] Il rendimento è l’efficacia dell’azione svolta; ad esempio: se su 5 tentativi di attacco porta una sola stoccata allora abbiamo un rendimento del 20% quindi basso e la sua valutazione sarà “-1”
[8] La comparazione del livello di preparazione fisica si riferisce allo stato di forma fisica in generale; si valuta in definitiva lo stato di affaticamento.
[9] Il livello di dettaglio sarà sempre più profondo in rapporto al livello di preparazione raggiunto dall’allievo. In questo caso, infatti, saranno necessari affinamenti e messe appunto molto più accurate che necessitano di informazioni molto più precise e puntuali.

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